Romanzoapranzo

Romanzoapranzo: una pausa d'inchiostro.

Cerchi una citazione?

Biglietti, foto, storie su Instagram, ricorrenze: ogni occasione è buona per usare una citazione da un libro. Ma come trovarle? Qui troverai le parole giuste per descrivere quello che ti passa per la testa.

Se prima di ogni nostro atto ci mettessimo a prevederne tutte le conseguenze, a considerarle seriamente anzitutto quelle immediate, poi le probabili, poi le possibili, poi le immaginabili, non arriveremmo neanche a muoverci dal punto in cui ci avrebbe fatto fermare il primo pensiero.

Cecità, Josè Saramago

Egli sapeva che del viaggio poco si ricorda. Passano fisionomie e s’accumulano confuse in un cantuccio della memoria, diventando collettività, nazioni, sessi, mai individui.

Corto viaggio sentimentale, Italo Svevo

Il segreto di cinquantaquattro anni di matrimonio e più di sessanta film è tutto qui. Il suo Oscar eri tu, miglior autrice non protagonista della vostra storia. Titoli di coda.

Ogni storia è una storia d’amore, Alessandro D’Avenia

Il bello è che non c’è soluzione a questo problema del destino, mi dicevo, perché si può vedere la vita come già scritta da qualcuno da qualche parte, oppure la si può vedere come scritta da noi ogni momento. entrambe le versioni sono vere. Ogni decisione può essere vista come presa da noi in base a una libera scelta o presa perché uno era predestinato a prenderla.

Un indovino mi disse, Tiziano Terzani

Probabilmente anche la forza di gravità non è altro che una delle manifestazioni più semplici della forza mistica dell’amore.

I racconti del terrore, Edgar Allan Poe

Per Aurélien la vita era un’ape d’oro, una strana ape d’oro che brilla in lontananza, si leva in volo, si inebria di profumo in profumo, cozza contro le vetrate del sole e cerca, nell’immensità del cielo, il nettare del proprio fiore.

La trilogia dei colori, Maxence Fermine

Tutto torna. Il cristianesimo conquistò il mondo anche col vino, e naturalmente con la birra. […] La ricetta sbarca in Europa attraverso la Calabria grazie ai monaci copti d’Egitto, risale la Penisola dall’abbazia di San Francesco di Paola che ne aveva codificato la ricetta, segue la dorsale appenninica, inonda la Padania lasciando tracce di schiuma sui baffoni dei Longobardi, per poi valicare le Alpi e dissetare le masse carolingie a est e a ovest del Reno, diventare Oktoberfest tra i tedeschi, dar vita in Germania (guarda un po’) al marchio Franziskaner e Paulaner, e dilagare verso il Belgio. […] Cammino leggendario di enzimi e fede, dal Nilo ai mari del Nord.

Il filo infinito, Paolo Rumiz

Gli uomini civilizzati non sanno più cos’è la vera calma, e devono prendere lezioni di silenzio dal mondo selvaggio, prima che quel mondo li accetti.

La mia Africa, Karen Blixen

Come faceva quella frase latina? NEC TECUM NEC SINE TE. Né con te né senza di te. Perfetto.

La pazienza del ragno, Andrea Camilleri

“Bella? Non saprei dire. Era diversa”.

“Oh, l’hai detto! Si va sempre a finire lì, non è così? Quando la incontriamo, è diversa… e non sappiamo dire perché”.

L’età dell’innocenza, Edith Wharton

La memoria funziona in modo strano: è come aprire l’archivio del cellulare per cancellare le troppe foto accumulate e poi passarci le ore perché cominci a sfogliarle. E tra quelle immagini qualcuna ti rapisce e ti porta indietro nel tempo.

Supereroi, Paolo Genovese

Per scattare una foto, diceva Capa, non servono trucchi, non occorre mettere in posa le cose o le persone, le foto sono già lì, basta andare a prenderle, perché la migliore foto è la realtà. Però la realtà è una cosa strana, che molti negano anche quando ce l’hanno sotto gli occhi.

Gridalo, Roberto Saviano

L’Europa era e non è più. Era una bella idea scritta a matita, era un’unica voce che parlava al mondo nell’interesse di tutti, era un sogno che si è infranto contro gli scogli della diffidenza, della paura e dell’ostilità.

Il dannato caso del Signor Emme, Massimo Roscia

Per poter vivere nella natura, con la natura, si devono prendere le distanze dalla natura che è in noi. E del valore della cultura. Perché in effetti proprio in questo consisteva la cultura, nello sfidare la natura in noi.

La storia delle api, Maja Lunde

Lo spirito critico opera distinzioni, e distinguere è un segno di modernità. Nella cultura moderna, la comunità scientifica intende il disaccordo come uno strumento di avanzamento delle conoscenze. Per l’Ur-Fascismo, il disaccordo e tradimento.

Il fascismo eterno, Umberto Eco

Almeno ci fosse qualcosa alla fine. Un video. Ecco cosa vorrei trovare dopo la morte! Una bella poltrona gonfiabile indistruttibile in un lago enorme, e ad attendermi un bel video che racchiude i momenti più belli della mia vita. Ecco cosa vorrei. Pure se il video è stato realizzato con Windows Movie Maker e tra un momento e l’altro ci sono delle transizioni oscene. Tipo i video delle feste per i diciotto anni.

Mezza fetta di limone, Labadessa

Tutti vogliono suscitare un effetto. C’è gente che passa la vita a cercare di strappare una risata. O di sedurre un pubblico di sconosciuti. Lo scopo è quello di mercificare qualcosa, di replicarlo, di venderlo: sono queste le pulsioni umane più intime. Ciò richiede la trasformazione della fondamentale umanità delle persone in qualcosa che possa essere comprato e venduto. Dal fast food alla pornografia, questo è il potere.

Chuck Palahniuk, L’invenzione del suono

Vedere con chiarezza è un’illusione, un effetto ottico. Perlopiù facciamo quello che facciamo in modo inconscio, alla cieca. Pretendere di decifrare a mente fredda ciò che siamo serve a illuderci di dominare la strada percorsa. É un esercizio di vanità. Le cose accadono. Noi possiamo solo fare del nostro meglio per restare in sella.

Wu Ming 4, Stella del mattino

Quando le persone con le quali hai condiviso un passato se ne vanno, ne prendono con sé una metà. In realtà tutto, perché non esiste mezzo passato. É come se tu avessi tagliato verticalmente una pagina in due e leggessi le frasi solo fino alla metà, mentre l’altro legge la fine. Nessuno ci capirebbe niente. Quello che teneva in piedi l’altra metà, non c’è più.

Georgi Gospodinov, Cronorifugio

Anche un tram bastava. Anche una motocicletta, tutto bastava, nella strada: la morte passava a pochi centimetri; fra il suo fianco e le macchine v’era uno spazio vitale di pochi centimetri solo. In quella sottile striscia stava la vita di tutti gli uomini della città.

Dante Arfelli, I superflui

Povere operaie del sesso. Quando arriverà il giorno della vostra liberazione? Quante fonti di affetti perduti, quante buone madri e buone lavoratrici. Poveracce voi, cui le signore sposate non danno diritto neanche al regno dei Cieli. Ma i ricchi non si vergognano della prostituzione. Si accontentano di disprezzare le infelici. si dimenticano di essere stati loro a metterle in questa condizione.

Jorge Amado, Cacao

Da qualche parte, sulle Ande, credono ancora oggi che il futuro sia dietro di te. Arriva alle tue spalle in modo sorprendente e inaspettato, mentre il passato sta sempre davanti ai tuoi occhi, è già accaduto.

Georgi Gospodinov, Cronorifugio

Non mi piace che la gente mi fermi per strada e attacchi con tante domande di convenienza. É solo una perdita di tempo. Nella vita di una persona o ci stai o non ci stai. E se non ci stai tanto vale salutarsi con la mano e tirare dritto.

Marco Balzano, L’ultimo arrivato

Tutte le volte che il sole si abbassa e si fa notte, aspetto una risposta da me stesso o da qualcun altro. Tutti i giorni. Sistematicamente, non arriva. Perché è infinita la commedia delle domande. E striminzita quella delle risposte. É sempre questa inesorabile sproporzione che determina l’invecchiamento di tutte le cellule.

Paolo Sorrentino, Hanno tutti ragione

– Tu in quanto bambino, sei un 1. Quando giochi e inventi mondi, non hai bisogno di niente e di nessuno. – E tu? – Anche io, a modo mio ci provo, a restare 1. Io resisto! Diventando adulti, quasi sempre si diventa un normalissimo, banalissimo 3: qualcuno che non sa più bastare a sé stesso, e ha sempre bisogno di qualcos’altro per essere felice.

Simona Sparaco, Dimmi che non può finire

Essi hanno rifiutato il linguaggio scritto perché a loro avviso offusca i poteri della memoria. É solo esercitandola che la nostra memoria mantiene un grado ottimale di funzionamento.

Marlo Morgan, E venne chiamata due cuori

Se nella foresta cade un albero e non c’è nessuno a sentirlo cadere, quell’albero fa davvero rumore quando precipita a terra, o il suono in quanto fenomeno fisico è subordinato alla presenza di qualcuno, o qualcosa, dotato di udirlo?

Don Delillo, Americana

Si è consapevoli, ma non protagonisti! La mafiosità, poi, è ancora più pericolosa della mafia stessa. Perché si insinua tra le pieghe delle istituzioni, diventa facile accomodamento, addirittura in certi casi si trasforma in comoda autogiustificazione.

Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Acqua Santissima

Se ci sai fare con le donne, di donne ne hai una sola: perché te la sai scegliere giusta, e poi perché te la sai tenere tutta la vita.

Alice Basso, Il grido della rosa

Non siamo pazienti, maledizione, non siamo abbastanza pazienti, abbiamo una stramaledetta fretta. Troppa fretta di vivere, essere indipendenti, darsi quel fottutissimo primo bacio, e poi fare l’amore, diventare grandi, mettersi su una macchina, partire, conquistare questo cazzo di mondo che tanto non ci riesci quasi mai, a conquistarlo. Troppa fretta di risolvere il problema. Questo maledetto problema. E sbagliamo.

Francesco Carofiglio, Il mio nome è Wok l’antilope bianca

Forse per questa ragione le api perdono di vista tutto il resto? Esse amano in avanti di loro stesse, e noi invece amiamo soprattutto intorno a noi. Forse, basta amare in una certa direzione per non aver più amore da spendere in altre. Nulla è più variabile della direzione della carità o della pietà.

Maurice Maeterlinck, La vita delle api

Questo nostro Continente, che è bianco non per via dell’innocenza, ma della purezza: la purezza non è come l’innocenza, perché può essere brutale, quando viene associata, anziché al candore e all’ingenuità, a certe specificità, a certe esclusività. La purezza mette una linea bianca tra ciò che è nostro e ciò che è altrui, tra ciò che può continuare a vivere e ciò che, invece, può e deve morire.

Andrea Tarabbia, Il continente bianco

Fortunatamente l’uomo può sottoporsi con una certa rassegnazione fino a un certo grado di infelicità, sorpassato il quale resta o annichilito o indifferente. Viviamo situazioni in cui il timore e la speranza si fondono, si distruggono a vicenda, e si perdono in un’insensibilità oscura. Altrimenti, come potremmo a tutte le ore sapere in pericolo i nostri più cari lontani, e pure continuare a vivere la nostra vita quotidiana e abituale?

Johann Wolfgang von Goethe, Le affinità elettive

Io sono l’ultimo sopravvissuto dai tempi della peste, il solo ad aver conosciuto le meraviglie di quell’epoca lontana. Noi che avevamo dominato il pianeta, la sua terra, il suo mare e il suo cielo, noi che eravamo veri e propri dèi, ora viviamo allo stato selvaggio, primitivo, lungo i corsi d’acqua di questa regione.

La peste scarlatta, Jack London