Più volte in questo blog, soprattutto sui canali social, ho parlato di quanto ai lettori piaccia parlare di libri e di quanto piaccia dire che si ama parlare di libri. La soglia di sopportazione dell’ascoltatore si assottiglia a ogni nuova lettura citata: se invece si ha la fortuna di incontrare un altro letturofilo, magari con cui si condivide una stessa lettura, la conversazione diverrà la più piacevole del mondo. Un duo che parla di un libro in comune è l’embrione di un gruppo di lettura, fenomeno al centro e largamente analizzato da Luigi Gavazzi in I gruppi di lettura. Come, dove e perché leggere insieme, edito da Editrice Bibliografica. L’obiettivo di questi paragrafi non sarà quello di fornire una “recensione” del libro, bensì riconoscere le buone pratiche per avviare IL GRUPPO DI LETTURA DI ROMANZOAPRANZO!

COS’E’ UN GRUPPO DI LETTURA?
C’è molta confusione attorno all’idea di gdl [gruppo di lettura], mancando regole auree per definirli ed essendo ognuno un unicum, con modalità proprie e sempre diverse. Si potrebbe definire allora per sottrazione, ovvero cosa NON è un gruppo di lettura e, di conseguenza, cosa NON vuole essere il gdl di Romanzoapranzo.
- Il gdl NON è un gruppo di lettura ad alta voce: nessuna lettura corale, recitata o davanti a un pubblico di sconosciuti. Un gruppo di lettura prevede una prima parte individuale, in cui il singolo partecipante affronta il libro, una seconda in cui i lettori si incontrano in maniera informale e in un luogo informale (locali, parchi, biblioteche) e ne discutono liberamente.
- Il gdl NON è un gruppo di critica letteraria: non si pensi a gruppi bohemien di fine Ottocento in cui ci si atteggia a massimi esperti di critica. L’analisi strutturale del romanzo, negli aspetti della forma, non è da escludere ma non deve diventare preponderante: il lettore più “critico” non deve sminuire gli interventi di quei partecipanti che si sono concentrati sull’aspetto emotivo del libro.
- Il gdl NON è un sistema rigido né piramidale: ogni partecipante si deve sentire libero di saltare degli incontri per poi tornarci successivamente, portare persone esterne, intervenire o semplicemente ascoltare, lasciare a metà la lettura e partecipare comunque agli incontri. Chi “guida” il gruppo non impone paletti ma conduce il dialogo, ascolta prima di riportare il proprio punto di vista, ma soprattutto non è lui a decidere cosa si legge.

COME SI DECIDE COSA LEGGERE?
Come anticipato prima, la scelta del libro non è prerogativa del “maestro di lettura”: il suo ruolo è di coordinamento degli incontri, dei turni di intervento, di “navigatore” qualora la conversazione si allontani dal fulcro della discussione. La scelta è partecipativa e corale: ciascuno dei partecipanti può proporre delle letture, per poi arrivare a un compromesso comune.
COSA SI LEGGE IN UN GDL?
Anche qui le indicazioni sono controvertibili: c’è la tendenza a prediligere la narrativa, che stia intorno alle 300 pagine in modo che tutti possano portare a termine la lettura nell’intervallo di tempo tra un incontro e l’altro (solitamente gli incontri sono mensili), e a escludere saggistica, poesia, autobiografia e mattoni da 600 pagine. Una scelta che potrebbe limitare le proposte dei partecipanti e privarli di dibattiti interessanti e costruttivi: bisogna tenere a mente, che il gdl deve essere ambizioso, sia nella qualità della discussione sia nella scelta del libro. Anche il gruppo di lettura di Romanzoapranzo, dopo una prima serie di incontri di rodaggio in cui prenderà le misure, non chiuderà le porte ai generi citati sopra: le spalancherà se vorranno entrare!

IN PRESENZA O ONLINE?
Il gdl online è una realtà più che affermata, esplosa con la pandemia: Facebook, Goodreads, forum dedicati, ospitano discussioni e incontri di lettori. L’idea per il gdl Romanzoapranzo è però quella di incontrarsi di persona in luoghi informali di Torino.
Dalla lettura de I gruppi di lettura. Come, dove e perché leggere insieme emerge come l’esperienza del leggere oscilli tra le dimensioni del pubblico e del privato: tanta è la voglia di parlare di un libro quanto il desiderio di tenere per sé il piacere delle pagine inchiostrate. Le testimonianze riportate da Gavazzi sottolineano come partecipare a un gdl sia un estremo atto di fiducia, una concessione che si fa ad altri di entrare in uno spazio protetto: il gdl Romanzoapranzo vuole essere quello spazio, e prenderà la forma delle esigenze di chi avrà voglia di parteciparvi.
Per chi vorrà, ci si vedrà a settembre!



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