Romanzoapranzo

Romanzoapranzo: una pausa d'inchiostro.

Contemporanei

Se i classici proprio non puoi vederli e la tua lista di libri da prendere in futuro guarda al tempo presente (con una strizzata d’occhio al vicino passato) , è qui che puoi trovare gli articoli che cerchi!

Una seconda possibilità, alla ricerca della felicità.

“Sette giorni, non uno di più. Poi ti riporterò indietro. Stesso giorno, stessa ora”: un’unica e grande premessa, come nei migliori romanzi di Saramago, che dopo neanche venti pagine cala il lettore nel cuore de Il primo giorno della mia vita. In questo romanzo, edito da Einaudi nel 2018, Paolo Genovese anticipa i toni e…

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La sostenibile leggerezza del bagaglio a mano.

Suona la sveglia; ti vesti; traffico; ufficio; un discutibile caffè alle macchinette; occhi incollati al pc; fugace sguardo all’orologio; uscita; traffico; cena e relazioni sociali di circostanza; imposti la sveglia; chiudi gli occhi. Suona la sveglia; ti vesti; traffico… Tempo per staccare e riflettere? Non consentito. La lettura di Solo bagaglio a mano sicuramente è…

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Uno sguardo alla Harlem di ieri, non troppo diversa dalla Harlem di oggi.

“Giù nel Sud sul treno/ C’è un vagone per Jim Crow/ Sull’autobus ci sediamo in fondo/ Ma sulla giostra non c’è mica/«In fondo»!/ Dov’è il cavallo/ Per un bambino che è nero?”. Langston Hughes è stato, con poesie come La giostra, il bardo capace di narrare le condizioni della comunità afroamericana del suo tempo. Oggi…

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Di donna in donna, un’unica storia lunga sei secoli.

“Chi legge avrà vissuto cinquemila anni […] La lettura è un’immortalità all’indietro”. Non ci sono parole più calzanti di quelle di Umberto Eco per descrivere Una stanza per Ada, romanzo d’esordio di Sharon Dodua Otoo: tuffarsi tra le pagine di questo libro significa diventare osservatore di continue esperienze regressive a vite passate,che si incastrano tra…

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Collezionare parole ed educare all’assenza.

Il vocabolario base di un parlante italiano è composto mediamente da 6500 parole: una combinazione di lessico di base, tecnicismi, prestiti linguistici, forme gergali, turpiloquio… . Sembra un numero ingombrante, eppure capita spesso di non trovare le parole giuste per rappresentare un oggetto, uno stato d’animo, un profumo. Non tutto è descrivibile con l’eredità linguistica…

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“Che schifo avere vent’anni”, oggi come ieri.

Ma ci pensi mai/ A noi due, agli sbagli/ A chi ci ha preso in giro/ Agli sbalzi d’umore che ci causano drammi/ Che schifo avere vent’anni. In Mancarsi, i Coma_Cose cantano le difficoltà di chi sta uscendo dall’adolescenza e sta varcando la porta del mondo dei grandi. Se v’è certezza sul mantra “età diverse,…

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Un InterRail per trovare se stessi.

Il viaggio è una delle infinite cose incerte della vita: sappiamo chi siamo quando ci lasciamo casa alle spalle ma non sappiamo come saremo quando torneremo; troppe e incontrollabili le variabili in gioco. Tutti diventiamo prima o poi viator: molti per lavoro, tanti per piacere, troppi per necessità. Può essere però più di un mero…

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Gaustìn-Gospodinov, il bardo della malinconia.

Alcune opere d’arte suscitano una forma di nostalgia avvolgente, a tratti dolce, di quel tipo che strappa un timido sorriso. Tutte le Muse hanno dei bardi della malinconia: Hayez con i suoi ritratti romantici; i selfie ante litteram di Vivian Maier; Amália Rodrigues e le note del suo fado cariche di saudade. Shakespeare, Chaucer, Leopardi,…

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La storia di Giovanni: oltre l’armatura di Falcone.

Spesso la Storia appare come uno spettro sfocato, qualcosa di inafferrabile e distante: è vero, di fronte a Pompei, al Duomo di Milano o a qualsiasi prova concreta, la distanza si riduce notevolmente. Ma con i personaggi che la Storia l’hanno scritta, cosa succede? Si entra nella sfera dell’intangibilità, subiscono un processo di disumanizzazione: organismi…

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Cinquanta sfumature di città con K, la rivista letteraria de Linkiesta.

“Le vie del Salone del Libro di Torino sono infinite”: non sai mai cosa aspettarti e chi incontrerai nel brusio di Lingotto Fiere. L’edizione del 2022 (con la prossima, la manifestazione spegnerà trentacinque candeline), ad esempio, mi ha regalato la scoperta di K, la rivista letteraria de Linkiesta, curata da Nadia Terranova e diretta da…

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Wok, il non-finito di Francesco Carofiglio.

Per comprendere Il mio nome è Wok l’antilope bianca si potrebbe partire dai Prigioni incompiuti di Michelangelo Buonarroti. Un’esagerazione? Probabilmente, ma andiamo avanti. Una delle teorie dietro ai non-finiti michelangioleschi, forse la più romantica e sicuramente la meno oggettiva, è quella secondo la quale lo scultore aretino abbia intenzionalmente lasciato a metà le sculture, in…

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Imputato: il comunismo. Presiede la Corte: una bambina.

La capacità dei bambini di leggere il mondo con schiettezza molto spesso disarma gli adulti: disinnesca le bugie, frantuma ogni regola morale, fa vacillare anche le più solide convinzioni. Applicata a grandi questioni come la scienza, la religione o la politica (queste ultime due hanno un coefficiente di fede elevato e molto simile), fa precipitare…

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Allo sbando, leggendo Tasmania di Paolo Giordano.

Le parole per descrivere un libro possono perdersi in infiniti giri di frasi, alla ricerca dei termini perfetti da legare tra loro, per esprimere l’essenza emotiva di quelle pagine. In barba a questo, e stando al gioco semplificatore del descriviti con una parola, si può dire che Tasmania di Paolo Giordano sia un romanzo sbandato:…

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«Idda è terribile»: istantanee di Letizia Battaglia.

L’arte della sottrazione, nel narrare una storia, non è da intendersi come sinonimo di superficialità. Se tra le espressioni artistiche si eleva il romanzo a paladino della minuziosità descrittiva, perché potenzialmente infinito (dietro l’angolo il rischio di smarrirsi in labirinti di aggettivi e avverbi), agli antipodi si colloca la fotografia: un formato per definizione finito,…

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