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Continue reading →: Di India, intersezionalità e identità queerQueer e India. Due parole che hanno catturato la mia attenzione quando, al Salone del Libro 2024, i miei occhi si sono posati sulle copertine di Prospero Editore: una tematica che non ho mai approfondito, un paese della cui contemporaneità conosco poco. No going back. Storie di giovani queer in…
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Continue reading →: Contemplazione del tempo sospeso, sull’isola di OsojimaAvvicinarsi alla letteratura giapponese presuppone un cambio di passo per il lettore occidentale, abituato in un libro ad avere un plot più o meno articolato e un arco narrativo lineare, che va da un punto A a un punto B. Anche la strenua ricerca dell’originalità, puntando tutto sulla caratterizzazione dei…
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Continue reading →: Organica, il racconto di una società del capriccio e biocapitalistaOgni giorno piovono ragionevoli accuse verso la società turbocapitalista a cui tutti, tutti, apparteniamo, soprattutto nei confronti dei costi sociali e ambientali che questo modello paga senza curarsene. Un’indignazione che, neanche a dirlo, si consuma in fretta, come nei migliori fast food: vuoi per spirito di sopravvivenza, vuoi per un…
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Continue reading →: 20100: il ritratto di Milano e di una generazione spaesataSei in metro, o sul tram, e capita di osservare la faccia di quello che ti siede di fronte: testa imprigionata tra le cuffie. “Chissà che cosa pensa, che vita vive, cosa vuole dimenticare o imprimere nella mente, in cerca della giusta colonna sonora alle sue vicende”. Incontriamo biografie tutti…
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Continue reading →: La Russia del passato nel Volga del presente: un viaggio amaroQuando ho visto Volga blues di Marzio G. Mian sugli scaffali di una libreria e ho letto la seconda di copertina, ho pensato fosse una versione contemporanea di Buonanotte, Signor Lenin, il racconto del 1992 di Terzani del crollo dell’Unione sovietica e di una nazione in apparente cambiamento. Col senno…
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Continue reading →: Non buttiamoci giù o come posticipare la fine, nove minuti alla voltaUn libro deve avere per forza intenti moralizzanti, qualcosa da insegnare a schiere di lettori-discepoli? Di Non buttiamoci giù di Nick Hornby si può dire di tutto, tranne che contenga qualsivoglia tipo di predica, nonostante il tema al centro del romanzo dell’autore inglese tenterebbe chiunque, al suo posto, a svelare…
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Continue reading →: Vita di mafia: anatomia della criminalità organizzataHo letto molto di criminalità organizzata e di lotta alla mafia: testimonianze di magistrati che la combattono ogni giorno, vite votate alla fotografia e al giornalismo spese per tenere viva la memoria delle vittime di quei sistemi. Approccio tecnico-giuridico per i primi ed emotivo-documentaristico per i secondi, mancava una lettura…
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Continue reading →: Reportage dal mondo delle camgirlNegli Stati Uniti del primo Novecento esisteva un termine per indicare i giornalisti d’inchiesta sotto copertura: muckraker, letteralmente “spala-letame”; celebre fu l’inchiesta di Nellie Bly, giornalista che si fece internare in un manicomio per raccontare e denunciare le violenze subite dai pazienti. Ho fatto la Cam girl di Grazia Scanavini…
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Continue reading →: Di pirati a tinte arcobaleno poco convincentiSpesso copertina, titolo e sinossi giocano un ruolo veramente importante nella scelta di un libro; chi si sente immune e si appella a proverbi su giudizi e copertine sa di mentire a se stesso. Spesso va bene e il libro soddisfa le aspettative, altre capita che precipiti l’entusiasmo iniziale provato…

