Se i classici proprio non puoi vederli e la tua lista di libri da prendere in futuro guarda al tempo presente (con una strizzata d’occhio al vicino passato) , è qui che puoi trovare gli articoli che cerchi!
Donne, curandería e Messico: il linguaggio che guarisce in Streghe di Brenda Lozano
Il potere curativo della parola: no, non è il titolo di un seminario di psicoterapia, né una frase vuota che potresti trovare sotto un qualsiasi post semi-motivazionale. In Streghe di Brenda Lozano, voce tra le più apprezzate nel panorama letterario del Sud America contemporaneo, è la colonna portante attorno alla quale si arrampicano le storie…
CONTINUABourdain non amerebbe “4 ristoranti”: cronache crude dalle cucine reali
Una lettura e i suoi ricordi possono affiorare in momenti inaspettati del quotidiano, così come possono variare drasticamente e per sempre il sapore di un momento. Kitchen confidential. Avventure gastronomiche a New York di Anthony Bourdain potrebbe cambiare per sempre il sapore, appunto, dei vostri pranzi e delle vostre cene in un ristorante. E nonostante…
CONTINUATrilogia di New York: un metaromanzo in cui credere
Trilogia di New York di Paul Auster è un libro sospeso, che aveva ancora qualcosa da dirmi, sempre lì a fissarmi dallo scaffale della libreria dagli anni dell’università. È stato durante un corso di letteratura angloamericana che l’ho incontrato (meglio: lui ha incontrato me) casualmente, come potrebbe succedere urtando migliaia di persone e insoliti personaggi…
CONTINUAMarocco, memoria e migrazione: il viaggio ne “Il segreto nel nome”
Nell’antico Egitto si credeva che il corpo fosse formato da cinque elementi spirituali: ib (il cuore, sede della memoria), ka (energia vitale), ba (impropriamente tradotto come l’anima), shut (l’ombra) e ren, ovvero il nome, che racchiude l’essenza e l’identità della persona. Veniva ripetuto e trascritto molteplici volte nelle tombe, affinché il defunto potesse essere ricordato:…
CONTINUAIl Sud interiore in ognuno di noi
Sconfiggere, dall’antico provenzale esconfire, figlio del latino ex-conficere: consumare, abbattere. Gli sconfitti: esseri consumati dal sogno infranto di un destino diverso, drammaticamente abbattuti dall’ingenuità, quasi infantile, di poter rompere meccanismi sociali granitici, arrugginiti ma secolari. Sono questi i protagonisti di Malarazza di Emilio Nigro, una raccolta di otto racconti (Gaetano, Alcerti, Cocci, Il figlio del…
CONTINUARonzii di speranza dalla frontiera ucraina
Trovare un appiglio, un gancio in mezzo al cielo direbbe un cantautore italiano, per andare avanti. O per non andare, ma semplicemente per fuggire dal presente, che fa paura guardarlo in faccia, con il rischio concreto di esserne schiacciati. Un esercizio di straniamento difficile in situazioni di normalità, di problemi quotidiani; impossibile in una routine…
CONTINUAGentilezza e dittatura interiore in Benito, presente!
Maldestramente parlo di libri sul web, in modo terribile sui social: la presunzione di diventare una BookTok icon è scarsissima, altissima invece la consapevolezza di essere una BookTok victim. Il complesso è quello che affligge i lettori onnivori contemporanei, vale a dire una lista di libri che a ogni scroll lievita: in barba a ogni…
CONTINUARitrovare il valore simbolico del cibo
Come per la lettura, il rapporto con il cibo è un elemento che plasma la persona nel profondo. È legato biologicamente al proprio corpo, culturalmente al luogo in cui si vive e si è vissuto, psicologicamente agli alimenti che si incontrano nelle proprie esperienze di vita. Sono dunque mangio, sono perché mangio in quel modo,…
CONTINUASfide e illusioni della finanza green
Le tematiche ambientali non hanno mai avuto grandissimo appeal su di me; o almeno non in quella misura per cui scatta la volontà di informarsi e voler informare sulle sfumature green che il proprio quotidiano può assumere. Se chiamato a farlo, il mio ambientalismo lo definirei interiore, per nulla sbandierato e sicuramente insufficiente ai periodi…
CONTINUADi India, intersezionalità e identità queer
Queer e India. Due parole che hanno catturato la mia attenzione quando, al Salone del Libro 2024, i miei occhi si sono posati sulle copertine di Prospero Editore: una tematica che non ho mai approfondito, un paese della cui contemporaneità conosco poco. No going back. Storie di giovani queer in un’India che cambia di Maria…
CONTINUALa Russia del passato nel Volga del presente: un viaggio amaro
Quando ho visto Volga blues di Marzio G. Mian sugli scaffali di una libreria e ho letto la seconda di copertina, ho pensato fosse una versione contemporanea di Buonanotte, Signor Lenin, il racconto del 1992 di Terzani del crollo dell’Unione sovietica e di una nazione in apparente cambiamento. Col senno di poi, una suggestione per…
CONTINUADi pirati a tinte arcobaleno poco convincenti
Spesso copertina, titolo e sinossi giocano un ruolo veramente importante nella scelta di un libro; chi si sente immune e si appella a proverbi su giudizi e copertine sa di mentire a se stesso. Spesso va bene e il libro soddisfa le aspettative, altre capita che precipiti l’entusiasmo iniziale provato in libreria. Quando ho scelto…
CONTINUAIl regime del “non succederà mai a me”.
Se un libro trasuda angoscia, o ci disturba, o ci pone di fronte a degli interrogativi che avremmo volentieri evitato. Se si avvera la seconda, allora si è di fronte a un libro scritto molto bene: recentemente ho sentito che i libri migliori non sono quelli con il finale finito e bello impacchettato, ma quelli…
CONTINUAVoci dalle carceri israeliane.
Trattare il conflitto israelo-palestinese ha sempre voluto dire affrontare un pubblico altamente polarizzato ed emotivamente coinvolto; farlo dal 7 ottobre scorso in poi, ancora di più. Tifoserie che scomodano antisemitismo, presunta legittimazione del terrorismo e illegittimi stati come armi per screditare il nemico, alle volte senza dare voce, o voler ascoltare, i diretti interessati. Ben…
CONTINUAIl sacro e violento bisogno del pugilato.
In ognuno di noi, anche in quelli che fortemente la ripudiano, sopravvive o prospera il fascino della violenza. Più o meno controllata nei toni di un dibattito pubblico, evocata e mitizzata nelle forme artistiche, imbrigliata nei regolamenti degli sport di contatto: dal punto di vista del fruitore dello spettacolo violento, al riparo nella sua safe…
CONTINUASesso oggi, tra narcisismo e intolleranza all’Altro.
Il desiderio è in crisi; i giovani non fanno più sesso e se lo fanno è di pessima qualità, non in termini di prestazione fisica quanto di esperienza emotiva: cannibalizzato ogni aspetto più profondo, a rimanere è uno sterile e vuoto processo meccanico. Uno scenario tragico, che inevitabilmente genera degli interrogativi: cosa minaccia la sessualità?…
CONTINUAIn cerca di un marketer-Messia.
Seguire la narrazione di Chuck Palahniuk non è sempre facile. Il lettore può provare due tipi di reazioni davanti alle parole dello scrittore statunitense: fastidiosa confusione o fascino magnetico; una non esclude l’altra. Quando meno se lo si aspetta, Palahniuk arma una granata nel bel mezzo della trama, che ha effetti stupefacenti e contrari alle…
CONTINUAGiornalismo di oggi e di domani, “spiegati bene” da Il Post
Il giornalismo: un universo che ancora affascina, nonostante non stia vivendo un periodo di splendore in termini di reputazione. Se l’obiettivo è semplice, vale a dire raccontare avvenimenti, la macchina necessaria ad arrivarci non solo è complessa, ma continuamente in evoluzione. Evoluzione galoppante se si considerano, nelle ultime decadi, gli stravolgimenti in materia di comunicazione.…
CONTINUANon solo Cuore: De Amicis, vita di un esploratore della parola.
Gli scrittori diventano grandi autori quando una loro opera entra, grazie a un allineamento di pianeti, nella Storia: il giusto editore, un buon momento per pubblicare un romanzo, una fortunata finestra di visibilità. Scontato, ma meglio sottolinearlo: sono tutte condizioni subordinate al sapere scrivere bene.La fama dell’opera rischia però di schiacciare l’autore, cristallizzandolo in un…
CONTINUASchiavi dell’informazione.
Contenere le infinite informazioni prodotte dall’umanità è sempre stato un problema; impossibile stiparle nella mente. Da vent’anni a questa parte, giriamo con una potenziale biblioteca d’Alessandria in tasca, protetta con cover e vetrini. Tutti possono essere fruitori e generatori di informazioni, consapevolmente o inconsciamente. Opportunità o minaccia? Grande libertà o subdola costrizione, che mette a…
CONTINUAGratteri, Nicaso e i sintomi di una nuova epidemia mafiosa.
Le mafie: “per dirla con il sociologo francese Émile Durkheim, diventano a pieno titolo agenti regolari della vita sociale”. Un organismo vivente e longevo, mutevole; un virus al quale ancora non si è trovata una cura efficace: ad oggi si prova a tenerne sotto controllo solamente i sintomi. Proprio virus e mafie, in rapporto tra…
CONTINUAComprendere per non fare di tutto il padre un Fascio.
Condividere e comprendere: un oceano etimologico divide queste due parole, troppo spesso confuse. Grandi problemi e incomprensioni nascono quando erroneamente si pensa che a una segua matematicamente l’altra; un’apocalisse è pronta ad esplodere se ciò avviene quando si parla di Storia. In particolare di quella del Novecento. Mio padre era fascista di Pierluigi Battista è…
CONTINUAStorie di musica, oltre gli spartiti.
Leggere ascoltando musica è un’attività che divide la platea dei lettori forti: qualcuno ha sviluppato il superpotere di non farsi distrarre dal testo delle canzoni; altri la trovano una distrazione. Il sottoscritto la tollera, purché muta: non a caso ha creato una playlist Spotify intitolata Instrumental bibliomane. Parole e note diventa però un binomio indissolubile…
CONTINUAL’Irlanda, di ieri e di domani, del presidente poeta.
La mia irlandafilia non è più un mistero: sono alla continua ricerca di narrativa ambientata in quell’isola affascinante, dalla storia coinvolgente e unica. Questa volta sono arrivato al secondo livello di questa mania: la saggistica che parla della storia dell’Isola di Smeraldo. Quasi per caso, al Salone del Libro di Torino mi sono imbattuto in…
CONTINUADante deve essere nazional-popolare?
Amare Dante è una questione difficile: vuoi per la lingua comprensibile ma percepita lontana; vuoi per il repertorio mainstream di canti proposto nelle antologie degli istituti superiori; vuoi perché far appassionare a una cosa che tanto non servirà nel mondo del lavoro è difficile da far capire. Eppure non c’è opera che ancora scorra così…
CONTINUA(Riflessi)oni sul Male.
Da irriducibile bibliofilo quale sono, uno dei miei film preferiti è La nona porta (1999) di Roman Polański. Dean Corso (un giovanissimo Johnny Depp) è un esperto di libri antichi, ingaggiato da un collezionista particolare: colleziona solo libri sul Diavolo. Perché tutto questo preambolo? Perché mi piace pensare che, tra gli scaffali di questo bibliofilo,…
CONTINUANucleare, questo sconosciuto: racconto di una tecnologia demonizzata.
Un giorno, arrivato a lavoro, ho appoggiato sulla scrivania un libro bianco, sulla cui copertina spicca un bel simbolo blu di “Pericolo radiazioni”, con al centro un cuore. La sola presenza di quell’oggetto, unito al sottotitolo inaccettabile “in difesa dell’energia nucleare”, ha generato un dibattito acceso tra due colleghe sull’argomento. Da ambo le parti, favorevole…
CONTINUADare voce all’inudibile con Esecuzione dell’ultimo giorno.
Difficilmente sono d’accordo con l’espressione di pareri manichei su una lettura; questa volta invece, la singolare costruzione narrativa di Esecuzione dell’ultimo giorno di Lorenzo Chiuchiù spinge anche me a ridurre il dibattito a poche e drastiche parole: o lo ami o lo odi. Forse il suo fascino risiede proprio in questa dicotomia di emozioni.
CONTINUAVivere nell’ombra: perché è necessario riscoprire Francesca Morvillo.
Vittime illustri di Cosa Nostra: una locuzione giornalistica che crea morti di serie A e B, condannando questi ultimi all’oblio. Tra le prime, inoltre, c’è un nome che ha subìto una doppia condanna: dimenticata e relegata ingiustamente a un ruolo da comparsa. Stiamo parlando di Francesca Morvillo. Raccontarla è doveroso per due motivi: per ridare…
CONTINUAIdentikit empatico di un detective: Il caso Bramard.
Ammetto di non essere un fan del noir e del giallo: trovo indizi lì dove non esistono mentre le prove del delitto sfuggono al mio sguardo; mi perdo nella selva oscura delle procedure giudiziarie e dei gradi della Polizia di Stato. L’elemento che più mi affascina è l’eroe di questo genere letterario: l’investigatore. Di Camilleri…
CONTINUA«Idda è terribile»: istantanee di Letizia Battaglia.
L’arte della sottrazione, nel narrare una storia, non è da intendersi come sinonimo di superficialità. Se tra le espressioni artistiche si eleva il romanzo a paladino della minuziosità descrittiva, perché potenzialmente infinito (dietro l’angolo il rischio di smarrirsi in labirinti di aggettivi e avverbi), agli antipodi si colloca la fotografia: un formato per definizione finito,…
CONTINUAAllo sbando, leggendo Tasmania di Paolo Giordano.
Le parole per descrivere un libro possono perdersi in infiniti giri di frasi, alla ricerca dei termini perfetti da legare tra loro, per esprimere l’essenza emotiva di quelle pagine. In barba a questo, e stando al gioco semplificatore del descriviti con una parola, si può dire che Tasmania di Paolo Giordano sia un romanzo sbandato:…
CONTINUAImputato: il comunismo. Presiede la Corte: una bambina.
La capacità dei bambini di leggere il mondo con schiettezza molto spesso disarma gli adulti: disinnesca le bugie, frantuma ogni regola morale, fa vacillare anche le più solide convinzioni. Applicata a grandi questioni come la scienza, la religione o la politica (queste ultime due hanno un coefficiente di fede elevato e molto simile), fa precipitare…
CONTINUAWok, il non-finito di Francesco Carofiglio.
Per comprendere Il mio nome è Wok l’antilope bianca si potrebbe partire dai Prigioni incompiuti di Michelangelo Buonarroti. Un’esagerazione? Probabilmente, ma andiamo avanti. Una delle teorie dietro ai non-finiti michelangioleschi, forse la più romantica e sicuramente la meno oggettiva, è quella secondo la quale lo scultore aretino abbia intenzionalmente lasciato a metà le sculture, in…
CONTINUACinquanta sfumature di città con K, la rivista letteraria de Linkiesta.
“Le vie del Salone del Libro di Torino sono infinite”: non sai mai cosa aspettarti e chi incontrerai nel brusio di Lingotto Fiere. L’edizione del 2022 (con la prossima, la manifestazione spegnerà trentacinque candeline), ad esempio, mi ha regalato la scoperta di K, la rivista letteraria de Linkiesta, curata da Nadia Terranova e diretta da…
CONTINUALa storia di Giovanni: oltre l’armatura di Falcone.
Spesso la Storia appare come uno spettro sfocato, qualcosa di inafferrabile e distante: è vero, di fronte a Pompei, al Duomo di Milano o a qualsiasi prova concreta, la distanza si riduce notevolmente. Ma con i personaggi che la Storia l’hanno scritta, cosa succede? Si entra nella sfera dell’intangibilità, subiscono un processo di disumanizzazione: organismi…
CONTINUAGaustìn-Gospodinov, il bardo della malinconia.
Alcune opere d’arte suscitano una forma di nostalgia avvolgente, a tratti dolce, di quel tipo che strappa un timido sorriso. Tutte le Muse hanno dei bardi della malinconia: Hayez con i suoi ritratti romantici; i selfie ante litteram di Vivian Maier; Amália Rodrigues e le note del suo fado cariche di saudade. Shakespeare, Chaucer, Leopardi,…
CONTINUAUn InterRail per trovare se stessi.
Il viaggio è una delle infinite cose incerte della vita: sappiamo chi siamo quando ci lasciamo casa alle spalle ma non sappiamo come saremo quando torneremo; troppe e incontrollabili le variabili in gioco. Tutti diventiamo prima o poi viator: molti per lavoro, tanti per piacere, troppi per necessità. Può essere però più di un mero…
CONTINUA“Che schifo avere vent’anni”, oggi come ieri.
Ma ci pensi mai/ A noi due, agli sbagli/ A chi ci ha preso in giro/ Agli sbalzi d’umore che ci causano drammi/ Che schifo avere vent’anni. In Mancarsi, i Coma_Cose cantano le difficoltà di chi sta uscendo dall’adolescenza e sta varcando la porta del mondo dei grandi. Se v’è certezza sul mantra “età diverse,…
CONTINUACollezionare parole ed educare all’assenza.
Il vocabolario base di un parlante italiano è composto mediamente da 6500 parole: una combinazione di lessico di base, tecnicismi, prestiti linguistici, forme gergali, turpiloquio… . Sembra un numero ingombrante, eppure capita spesso di non trovare le parole giuste per rappresentare un oggetto, uno stato d’animo, un profumo. Non tutto è descrivibile con l’eredità linguistica…
CONTINUASulla scia di Benedetto. Un’odissea europea, alla ricerca delle proprie origini.
Il concetto di origini racchiude in se diversi significati. Un antenato, un genitore, un luogo: sono tutte tessere del passato individuale con cui si avrà, nel bene e nel male, sempre un forte legame. Ma questo termine si può riferire anche a una collettività, persino a un intero continente come l’Europa, “un’anomalia democratica che dà…
CONTINUADi donna in donna, un’unica storia lunga sei secoli.
“Chi legge avrà vissuto cinquemila anni […] La lettura è un’immortalità all’indietro”. Non ci sono parole più calzanti di quelle di Umberto Eco per descrivere Una stanza per Ada, romanzo d’esordio di Sharon Dodua Otoo: tuffarsi tra le pagine di questo libro significa diventare osservatore di continue esperienze regressive a vite passate,che si incastrano tra…
CONTINUAUno sguardo alla Harlem di ieri, non troppo diversa dalla Harlem di oggi.
“Giù nel Sud sul treno/ C’è un vagone per Jim Crow/ Sull’autobus ci sediamo in fondo/ Ma sulla giostra non c’è mica/«In fondo»!/ Dov’è il cavallo/ Per un bambino che è nero?”. Langston Hughes è stato, con poesie come La giostra, il bardo capace di narrare le condizioni della comunità afroamericana del suo tempo. Oggi…
CONTINUALa sostenibile leggerezza del bagaglio a mano.
Suona la sveglia; ti vesti; traffico; ufficio; un discutibile caffè alle macchinette; occhi incollati al pc; fugace sguardo all’orologio; uscita; traffico; cena e relazioni sociali di circostanza; imposti la sveglia; chiudi gli occhi. Suona la sveglia; ti vesti; traffico… Tempo per staccare e riflettere? Non consentito. La lettura di Solo bagaglio a mano sicuramente è…
CONTINUAUna seconda possibilità, alla ricerca della felicità.
“Sette giorni, non uno di più. Poi ti riporterò indietro. Stesso giorno, stessa ora”: un’unica e grande premessa, come nei migliori romanzi di Saramago, che dopo neanche venti pagine cala il lettore nel cuore de Il primo giorno della mia vita. In questo romanzo, edito da Einaudi nel 2018, Paolo Genovese anticipa i toni e…
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